top of page

sr Maria Serena Negri

Goido  (Pavia), 27 aprile 1880 - Damasco , 17 marzo 1963

Mede: intitolato uno spazio pubblico per Suor Maria Serena Negri
 

La cerimonia sabato 6 aprile, alla frazione Goido, presso la chiesa di San Remigio. Presenti: il sindaco di Mede, Giorgio Guardamagna; il vicesindaco Arch. Guido Bertassi; l'assessore alla pari opportunità uomo/donna Patrizia Cei, ex allieva dell'oratorio di Mede; la dott.sa Maria Grazia Demartini, ex direttrice didattica, ex allieva salesiana dell'Istituto "Nostra Signora delle Grazie" di Nizza M. e cultrice di storia locale; il parroco di San Marziano di Mede, don Renato Passoni; la delegata della Federazione ex Allieve di Novara, sr Teresa Piccinini; sr Rosa Securo, che ha vissuto alcuni anni nella cittadina di Mede; sr Agnese Borra, preside dell'Istituto "Nostra Signora delle Grazie" di Nizza Monferrato; suor Paola Cuccioli, Responsabile dell'Archivio storico delle Figlie di Maria Ausiliatrice dell'Ispettoria Piemontese IPI, che ha tratteggiato la figura di sr Maria Serena Negri attingendo anche alla documentazione presente in Archivio storico... e tanta gente accorsa a partecipare all'evento.

Giorgio Guardamagna, sindaco di Mede

Giorgio Guardamagna
Mariagrazia Demartini

Maria Grazia Demartini, già direttrice didattica,
exallieva ed educanda dell'Istituto
"Nostra Signora delle Grazie" di Nizza Monferrato

sr Paola Cuccioli

sr Paola Cuccioli, FMA, responsabile dell'Archivio Storico dell'Ispettoria Piemontese "Maria Ausiliatrice" IPI

don Renato Passoni

Il parroco di Mede, don Renato Passoni, esprime sentimenti di gratitudine nei confronti delle FMA

Benedizione della targa

Il parroco di Mede, don Renato Passoni, benedice la targa

foto (Roberto Farioli)

Foto di Roberto Farioli fotografo della Parrocchia di Mede 

Fotografie

Sr Maria Serena Negri nasce a Godio (PV), il 27 aprile 1880 da Carlo e da Milani Caterina.

La sua professione prima di entrare in istituto è quella di sarta, e il suo titolo di studio è la 3a elementare.

Come ha conosciuto le suore? Non si hanno notizie certe.

Comincia la sua formazione religiosa a Nizza Monferrato: fa ingresso tra le postulanti il 13 agosto 1900, in una semplice cerimonia presieduta da don Michele Rua, il primo successore di don Bosco, nella Casa-madre delle Figlie di Maria Ausiliatrice e la prosegue nella casa San Giuseppe con la vestizione (cerimonia che precede l’ingresso in noviziato) il 7 maggio 1901. Emette i primi voti il 13 aprile 1903 e parte subito per la missione.

 

L’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice nasce a Mornese AL, il 5 agosto 1872 il fondatore è don Giovanni Bosco, la confondatrice Madre Maria Domenica Mazzarello. Il 4 febbraio 1879 la Casa-madre viene trasferita a Nizza M. sia per motivi di ampiezza dei locali, che a Mornese cominciavano ad essere insufficienti visto il notevole incremento di religiose e di bambine e ragazze, sia per il clima forte che era deleterio alla salute di suore ed educande, sia per la comodità di trasporti (Nizza M. infatti era munita di una linea ferroviaria che collegava con Genova, mentre Mornese era fuori dalle principali linee di comunicazione, sia per la pressione dei conti Corsi, Bigliani e Balbo e della cittadina stessa che volevano fosse restituito al culto il santuario “Nostra Signora delle Grazie” e l’attiguo convento ei frati francescani, i cui beni erano stati incamerati dal comune dopo le leggi Siccardi della soppressione degli ordini religiosi e venduti ad una società enologica che l’aveva trasformata in cantina).

In poco tempo il numero di suore, giovani in formazione ed educande aumenta vorticosamente, tanto che oltre a costruire nuovi bracci di casa si rende necessario trasferire le novizie. Nel 1883 dopo aver adatto la cascina detta “la Bruna”, eredità di una delle prime Figlie di Maria Ausiliatrice originaria di Nizza, le novizie ed alcune suore si trasferiscono da Casa-madre alla nuova destinazione che nel 1911 diventerà la “Casa Centrale per le Missioni estere”.

Queste due case accoglieranno sr Maria Serena Negri negli anni della sua formazione.

Il periodo che vive a Nizza è caratterizzato da un Istituto in continuacrescita, dalla vicinanza alle persone che avevano conosciuto i fondatori, alle prime suore che avevano dato origine alla Congregazione, allo sviluppo dell’Istituto ad avvenimenti che caratterizzeranno in modo forte la sua Formazione.

 

Tra il 31 dicembre 1899 e il 1° gennaio 1900 don Rua consacra l’intera congregazione (allora unica, maschile e femminile) al Sacro Cuore di Gesù. La devozione al Sacro cuore è talmente forte che quando a Nizza si costruisce un nuovo braccio di casa per la scuola, si dedica la chiesa, collocata al suo interno, proprio al “Sacro Cuore”.

Il 2 ottobre del 1900 è accolto da un’infausta ed inattesa notizia: muore Madre Emilia Mosca di San Martino, Madre Assistente, con lei scompare una figura di primo piano, una vera colonna dell’Istituto. Segretaria privata di Madre Mazzarello, donna intelligente e attiva, eletta nel consiglio generale nel 1880 muore improvvisamente a soli 48 anni: fu lei a formare le prime maestre ed assistenti fra le Figlie di Maria Ausiliatrice, ad avviarle agli studi superiori e all’università, ad organizzare le scuole e a lavorare per ottenere il pareggiamento della scuola normale di Nizza Monferrato.

 

Nel 1901 vengono emanate dalla Santa Sede le Norme Secundum quas in cui tra l’altro si prescrive che una Congregazione femminile di voti semplici non potesse dipendere da una maschile della stessa natura, ciò si opponeva alle costituzioni delle FMA, che vedevano nel Rettor maggiore della Società di San Francesco di Sales (i salesiani)l’immediata dipendenza dal Superiore generale. Questo provocò molte preoccupazioni perché la divisione, per quanto solo giuridica e non carismatica, preoccupava molto.

 

La vocazione missionaria di sr Maria Serena Negri nasce prima entrare in istituto? È alimentata dall’incontro e dalla testimonianza dei missionari e delle missionarie che frequentano Casa-madre? È inviata solo per obbedienza? Questo non lo sappiamo, è certo però che l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice è un istituto missionario. Sin dalle origini la gara a partire per le missioni per raggiungere i salesiani nel loro apostolato è fortissima. Nel triennio che precede il suo ingresso in Istituto le Figlie di Maria Ausiliatrice aprono nuove fondazioni: 32 in Europa, 2 in Africa (Algeria e Tunisia), e 14 in America.

Il 1° settembre 1877 si apre la prima casa fuori dall'Italia, in Francia a Nizza, la prima spedizione avviene il 14 novembre dello stesso anno per l’Uruguay, a soli 5 anni dalla fondazione dell’Istituto.

Nel 1903, quando lei andrà in Siria le Figlie di Maria Ausiliatrice sono presenti: in Uruguay, in Argentina dal 1879, in Spagna dal 1886, in Cile dal 1888, in Belgio, in Palestina e in Perù dal 1891, in Brasile dal 1892, in Algeria dal 1893, in Messico dal 1894, in Tunisia dal 1895, in Colombia dal 1897, in Svizzera dal 1898, in Paraguay dal 1900, in Equador e Gran Bretagna dal 1902 e nell’anno della sua partenza in El Salvador.

 

Emessa la prima professione parte per le missioni e l’obbedienza la porta a Betlemme, nella prima casa aperta dalle FMA in Palestina (1891). Le opere sono Cucina, Laboratorio, Oratorio Festivo: una comunità a servizio dei salesiani. L’opera, in cui si inserisce sr Maria Serena Negri, nasce nel 1863, come “Orfanotrofio Cattolico”

È frequentato tra l’altro dal Venerabile Simone Srugi (Sruji) Salesiano Coadiutore. Nato a Nazareth, il 27 giugno 1877 morto a Beitgemal il 27 novembre 1943. Orfano di ambedue i genitori già a 6 anni, Simone vi è mandato dalla zia nel 1888. Vi si trovò così bene che, a 16 anni, chiese di diventare salesiano.

 

Sr Maria Serena Negri, probabilmente, fa in tempo a conoscere il fondatore dell’opera, che muore il 9 agosto 1903.

Don Antonio Belloni parte per le missioni del Patriarcato Latino di Gerusalemme il 22 Aprile 1859, dove gli viene affidato da Mons. Valerga, patriarca latino, l’insegnamento della Sacra scrittura in seminario e la direzione spirituale dei seminaristi.

Un giorno a Bet Giala viene avvicinato da un ragazzo dodicenne, Issa Safadi, che mostra gli evidenti segni di una povertà alle soglie della miseria. Il ragazzo ha fame, ma non osando mendicare un boccone, offre al sacerdote il proprio aiuto. È il capodanno del 1863. Issa Safadi, orfano di mamma, con il papà cieco ed inabile al lavoro, vive in un’abitazione ridotta ad un tugurio.

Don Belloni non ha indugi: accoglie Issa, gli assicura il pane e lo veste a nuovo, lo prepara alla prima comunione, e gli trova un posto di lavoro adatto, presso un laboratorio di oggetti ricordo.

La notizia del generoso gesto si diffuse rapidamente. Abulyatama, come viene chiamato, cioè padre degli orfani, nel 1864 cerca una casa in Betlemme e inizia la sua opera umanitaria e cristiana. Ma occorreva pensare al vitto, all’alloggio, al vestiario ed anche alla formazione, alla disciplina ed al lavoro. Fonda nel 1874 la società religiosa dei Fratelli della Sacra Famiglia e si dedica all’educazione dei giovani. Per dare continuità alla sua opera, si rivolge ben due volte a Don Bosco nel 1874 e nel 1887. La seconda volta ottiene la promessa che i Salesiani si sarebbero recati in Palestina per aiutarlo.

I due “padri dei poveri”: Don Giovanni Bosco ed il canonico Don Antonio Belloni, presentano somiglianze ed affinità sorprendenti nell’impostazione e nei metodi di educazione della gioventù, pur nella meravigliosa irripetibilità di “personalità”, di ambiente e di vicende in cui svolgono il loro apostolato tra i giovani.

Le opere di don Bosco in favore dei giovani poveri, destano l’ammirata attenzione di Don Belloni, che imposta i suoi istituti sul modello salesiano.

Nel gennaio 1891 il canonico Don Belloni, durante un viaggio in Europa in cerca di sussidi, chiede al Beato Don Michele Rua – primo successore di Don Bosco – di inviare due Salesiani a Betlemme affinché preparino l’arrivo del gruppo principale composto da sette Salesiani e cinque Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa tre mesi dopo altri sedici Salesiani partono per il Medio Oriente.

Le Case fondate da Don Belloni, divengono Salesiane in Terra Santa.

Per accogliere ragazzi cristiani poveri e abbandonati, dare loro una buona preparazione di fede ed una solida professione, inizialmente nasce una semplice “Scuola di Arti e Mestieri”, un grande orfanotrofio, in cui i bambini iniziano a vivere e studiare, e un forno per garantire il sostentamento dell’opera.

Nel 1885 apre la cantina di Cremisan in cui i contadini portavano qui le loro uve e imparavano a vinificarle l’obiettivo è di ottenere dall’azienda vinicola risorse per sostenere l’orfanotrofio di Betlemme e le altre opere.

 

Quando giunge a Betlemme, sr Maria Serena Negri si inserisce in una comunità di 6 suore perpetue, 7 di voti triennali, 2 novizie e 5 postulanti. La direttrice è sr Annetta Vergano (visitatrice dell’Ispettoria di “Gesù Adolescente”).

 

In Terra Santa l’opera non si è espansa come in altre parti, rimanendo limitata per parecchi anni alle case di Betlemme e di Beitgemal. Don Rua fin dalla sua prima visita in nel1895 avrebbe voluto aprire un’opera in Gerusalemme. Fu il cardinal Cagliero ad ottenere da mons Piccarso, reggente della sede vacante del Patriarcato, il permesso di aprire una casa di educazione. La visitatrice Madre Annetta Vergano, con l’aiuto del Console trova una casa d’affitto e il 1° dicembre del 1906 vi si trasferisce con 5 suore. Nel febbraio del 1907 affitta una casa più rispondente al bisogno e col rinforzo di personale giunto anche dall’Italia apre un laboratorio di sartoria e ricamo per ragazze di qualsiasi nazionalità e religione, frequentato da subito dal alcune giovani mussulmane e greche.

La visita del comm. Ernesto Schiapparelli dell’”Associazione nazionale per soccorrere i missionari italiani”, accompagnato dal console Senni, assicura i primi aiuti. Così si apre un giardino d’infanzia per bimbi poveri e la scuola in italiano, arabo e francese.

È l’inizio non facile di un’opera che avrà uno sviluppo rigoglioso, estendendo la sua larga e benefica azione educativa su un piano veramente ecumenico, con piena soddisfazione delle autorità patriarcali, nazionali e consolari.

Sede per lunghi anni della Visitatoria del Medio Oriente “Gesù adolescente” la casa si ingrandirà pur conoscendo le dolorose esperienze distruttive delle guerre.

Qui, a Betlemme, giunge sr Maria Serena Negri nel 1907 e si inserisce come sarta nella grande opera educativa; la direttrice/visitatrice è sempre sr Annetta Vergano.

 

C’è una piccola parentesi italiana nel suo lungo trascorso missionario: nella cronaca di Vignole Borbera si legge il 17 settembre 1912 “Tornano dagli esercizi sr … e sr Serena,… la seconda viene a sostituire sr Sabina Olivazzo, che è stata destinata altrove”, come “maestra di laboratorio”. Non sappiamo la motivazione del suo ritorno in patria, ma nel convitto operaie, fondato nel 1909 vi sta solo alcuni mesi. Il 14 ottobre 1913 leggiamo ancora “parte la buona sr Serena Negri per Nizza, chiamatavi per telegramma”.

Negli stessi giorni, nella cronaca di Casa-madre, si registrano partenze missionarie da Nizza M. tra cui per “Damasco, Adalia[1] e Gerusalemme”

 

Nel 1914 troviamo sr Maria Serena Negri economa a Damasco le cui opere sono Oratorio festivo, scuole italiane, scuola di lavoro e Ambulanza. L’Ispettrice è sempre sr Annetta Vergnano.

 

Nel 1916 diventa Visitatoria (o Ispettoria Minore Orientale) di Gesù adolescente (disposizioni provvisorie, dovute alle circostanze anormali in cui si trova l’Ispettoria). Durante la prima guerra mondiale le case della Palestina sono soppresse e la sede ispettoriale è spostata in Egitto. Sr Maria Serena è trasferita ad Alessandria d’Egitto, nella casa Maria Ausiliatrice (fondata nel 1915); opera: laboratorio.

Nel 1917 si aggiunge l’opera delle scuole private.

 

Nel 1920 rientra a Damasco e si riprendono le opere: scuola italiana e ospedale.

Le attività della casa si moltiplicano:L’ospedale nel 1926 è stato trasferito nell’attuale fabbricato, ubicato nella zona che oggi è diventata il centro commerciale della città. Il terreno sul quale sorge ha una superficie di circa 3200 mq, 1400 dei quali sono coperti dalla costruzione del 1926, ha una capienza di 57 posti letto. l’Ospedale Italiano di Damasco è un organismo di beneficenza di proprietà dell’Associazione. L’Amministrazione e la gestione dell’ospedale sono affidate alle Figlie di Maria Ausiliatrice.

 

Dal 1929 si aggiungono il corso di arabo e di francese e il giardino d’infanzia.

dal 1931 la musica.

dal 1934 sr Maria Serena Negri è consigliera (non più economa).

dal 1936 iniziano le lezioni private, la scuola elementare e il dopo scuola.

dal 1937 sr Maria Serena Negri è addetta all’ospedale.

dal 1938 nascono le lezioni particolari, i corsi di lingue locali e straniere, il laboratorio di sartoria e ricamo…

 

nel 1944 sr Maria Serena Negri è a Betlemme (vi appartiene anche il personale di Damasco città ancora occupata dalle forze Armate).

 

Nel 1946 ritorna a Damasco (chiusa nel periodo della guerra) come economa – l’opera della casa è l’ospedale chirurgico e l’ambulatorio giornaliero.

dal 1947 si aprono il giardino d’infanzia, la scuola elementare, il laboratorio di sartoria e di ricamo, le lezioni particolari, l’aspirantato e il postulato.

dal 1948 sorgono l’Oratorio festivo, l’educandato, il pensionato per signorine universitarie, l’Unione ex allieve. Sr Maria Serena Negri termina il suo incarico di economa, pur rimanendo consigliera della casa.

 

Dopo vicende alterne legate ai due conflitti mondiali, nel 1949 l’Ospedale è stato restituito alle Suore dal Governo siriano che lo aveva in precedenza nazionalizzato.

 

nel 1951 si dividono le opere, lei rimane nella casa delle opere dell’Ospedale chirurgico e dell’ambulatorio ospedaliero come consigliera della casa.

dal 1952 nella comunità in cui risiede si tornano a far parte il pensionato per studenti universitarie, l’aspirantato e il postulato.

dal 1955 sorge il pronto soccorso.

dal 1959 le opere destinate alla sua comunità si ridimensionano di nuovo a solo ospedale chirurgico, ambulatorio e pronto soccorso.

 

dal 1960 le viene affidato nuovamente l’incarico di economa.

 

Da sarta sr Maria Serena Negri diventa infermiera ed economa nell’Ospedale di Damasco, dove vive quasi tutta la sua esistenza. Inizia così un nuovo lavoro rendendosi abile nella cura degli ammalati e nell’assistenza ai medici nella sala operatoria. È incaricata dell’amministrazione, dell’accettazione degli ammalati, della farmacia. È benvoluta da tutti. È molto generosa verso i poveri, che accoglie gratuitamente all’ospedale, e ottiene dagli stessi medici la prestazione e l’assistenza gratuita.

Allo scoppio delle grandi guerre mondiale deve lasciare il suo lavoro trasferendosi temporaneamente ad Alessandria d’Egitto prima e a Betlemme (la prima casa che l’ha accolta in Medio Oriente) dopo. In Egitto le Figlie di Maria Ausiliatrice danno avvio alla missione apostolica, in un paese quasi completamente musulmano. Ritorna sempre a Damasco dove riprende il suo lavoro.

Lavora con amore e dedizione. Ha un carattere allegro, aperto, piacevole, animata da vero senso di sacrificio, fedele alle pratiche di pietà, osservante scrupolosa della povertà e del silenzio, rallegra tutti con barzellette piacevoli. 

Propagò la devozione a Maria Ausiliatrice.

 

Per il lungo e benemerito servizio il governo italiano la decorò con la medaglia di Cavaliere.

 

Morì quasi improvvisamente, solo dopo una settimana di malattia, il 17 marzo 1963.

Bibliografia

Documenti

Archivio storico dell'Ispettoria piemontese delle Figlie di Maria Ausiliatrice:

  • Fondo Ispettoria Alessandrina “Nostra Signora della Salve” IAL

  • Fondo Ispettoria Monferrina “N.S. delle Grazie” IMO

  • Fondo di Casa Madre, Nizza Monferrato

  • Fondo della Casa di San Giuseppe, Nizza Monferrato

 

Libri

  • Don Bosco in Terra Santa 1891-1991. Centenario dell’arrivo dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Terra Santa. Jerusalem, Franciscan Printing Press 1991

  • Giselda Capetti, Il cammino dell’Istituto nel corso di un secolo. Vol. II. Da Don Rua Successore di don Bosco al nuovo ordinamento giuridico dell’Istituto. 1888-1907. Roma, Figlie di Maria Ausiliatrice 1973

  • Giselda Capetti, Il cammino dell’Istituto nel corso di un secolo. Vol. III. Dal VI Capitolo Gen.

Straordinario al Giubileo d’oro dell’Istituto, 1907-1922. Roma, Figlie di Maria Ausiliatrice 1973

  • Michelina Secco, Facciamo memoria. Cenni biografici delle FMA defunte nel 1963, Roma, Figlie di Maria Ausiliatrice 2001

  • Elenchi generali delle case delle Figlie di Maria Ausiliatrice dal 1900 al 1963.

Siti vari…

 

[1] Città della Turchia, appartenente all’Ispettoria “Gesù adolescente”, fondata nel 1913.

Biografia sr Maria Serena Negri

Rassegna stampa

Rassegna Stampa
bottom of page